525600 Minuti
Qualche ora fa Donal Trump è diventato il nuovo presidente degli Stati Uniti. Mike Pence è adesso il suo vice. Ciò che pensavo non potesse accadere, è realtà. Molti dicono di aspettare e vedere. Che ha parlato tanto, ma farà poco. Sapete cosa? La verità è che non mi importa se le sue elucubrazioni mentali erano solo parole vuote. Il fatto è che le persone l’hanno votato e quindi significa che le persone hanno creduto alle sue parole e questo ha delle conseguenze reali.
Mi ricordo il momento in cui ho visto Barack Obama giurare sulla Bibbia nel 2009. Era un momento storico e io c’ero. Anche questo in realtà è un momento storico, anche se in modo diverso. Questo è il momento che ci ricorda che dobbiamo iniziare la resistenza contro regimi fascisti.
Questa sera, mentre molti guardavano l’inagurazione, io ho deciso di riguardare Rent. Oltre ad essere uno dei miei film preferiti, Rent è tutto ciò che Trump dovrebbe odiare. Ci sono persone di colore, si parla di AIDS, c’è un’abbondanza di persone LGBTQ+ ed è un inno contro il sistema. Rent è il mio piccolo grido di protesta questa sera.
Season of Love
In un anno ci sono 525600 minuti. Come si misura un anno nella vita di un uomo e di una donna? Si misura in amore. “Season of love” è la prima canzone del film. Quindi amiamoci.
Amiamo noi stessi. Amiamo ciò che siamo.
Amiamo il nostro vicino. Chiunque esso sia.
Amiamo i nostri amanti: uomini, donne e tutti quelli nel mezzo senza distinzioni.
Ricorda l’amore.
I’ll cover you
La canzone “I’ll cover you” di Rent è la canzone di Tom e Angel. Entrambi malati di Aids. Tom è un professore. Angel è il suo amante, probabilmente una donna transgender (usa i pronomi She/Her). Tom è afroamericano. Angel è latina.
La loro canzone è una delle più romantiche di sempre.
La felicità di Tom e Angel è la mia. Lotterò per tutti gli Angel e i Tom del mondo. Perché “love is love is love is love is love is love is love is love, cannot be killed or swept aside”
Viva La Vie Boheme!
Se c’è una canzone contro Trump, questa deve essere la “Vie Boheme” di Rent. E’ un inno contro establishments e una celebrazione di tutto ciò che non è “mainstream”. Siamo un noi, invece che un loro. Siamo Dorothy e Toto scappati dal Kansas per sfanculizzare la zia Em. Siamo bisessuali e trisessuali. Crossdresser e transgender. Amiamo Maya Angelou e Pablo Neruda.
Brindiamo a noi.
A chi costruisce ponti e abbatte muri.
“Tear down the wall! Aren’t we all?
The opposite of war isn’t PEACE!
It’s CREATION!”
No day, but today
Lo so, questo post sembra una serie di pensieri sconclusionati. Sono in preda ad emozioni contrastanti. Trump mi fa paura. Non è normale. Devo continuare a dirlo. Devo continuare a sottolinearlo. Non è normale.
Non è normale credere che il cambiamento climatico non sia vero, ma solo un complotto dei cinesi.
Non è normale credere che l’omosessualità si possa curare con l’elettroshock.
Non è normale affermare di poter prendere donne per la vagina.
Non è normale pensare di fare un registro dei musulmani.
Non è normale paragonare esseri umani a caramelle.
Non è normale pensare di categorizzare tutta una categoria di persone in certi modi.
Non è normale.
Voglio che il futuro sia diverso. Oggi. Lotterò perché lo sia.
Acrossnowhere
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